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Stadio Artemio Franchi

Intervista a Federico Tuberga, Tempoverde Srl

Sta crescendo l’interesse verso i tappeti naturali. Quali sono i settori nei quali vede un maggior dinamismo?

Un settore di grande rilievo lo occupa da sempre quello dell’uso ornamentale, ma fa registrare una netta ripresa anche il settore a uso sportivo, specie per quanto riguarda il calcio, dopo il picco che hanno vissuto quattro o cinque anni fa i tappeti erbosi artificiali.

Quali sono gli aspetti da considerare quando si sceglie un tappeto erboso naturale?

Un buon agronomo deve certamente saper scegliere le essenze da tappeto erboso più adatte per il suo prato, sia dal punto di vista climatico che da quello manutentivo. Deve quindi conoscere bene le condizioni del terreno su cui va a operare e stabilire un piano di mantenimento per ridurre al minimo l’uso di prodotti fitosanitari. In questo senso un aiuto arriva dalla ricerca che mette oggi a disposizione varietà all’avanguardia e prodotti biologici in grado di migliorare l’intero sistema del tappeto erboso.

Quali sono i punti di forza di un tappeto erboso naturale rispetto a uno artificiale e quali sono i falsi miti da sfatare quando si parla dei tappeti erbosi naturali?

Sicuramente il principale mito da sfatare quando si parla di prati naturali è che costino di più rispetto alle superfici sintetiche. Spesso le municipalizzate credono che scegliere un tappeto erboso artificiale consenta loro di risparmiare, ma è una questione di scarsa informazione. Un prato artificiale ha altissimi costi di costruzione e di smaltimento e richiede dispendiosi interventi di manutenzione annuali, garantendo una durata di vita di soli dieci anni. La vita globale di un prato naturale è nettamente più lunga e anche più sostenibile dal punto di vista economico.
Il tappeto erboso naturale garantisce poi enormi benefici ambientali. È infatti il miglior depuratore naturale per combattere le polveri sottili, un continuo produttore di ossigeno e una barriera capace di assorbire il rumore. In un periodo in cui c’è una sempre maggiore attenzione agli stili di vita sostenibili, non bisogna quindi dimenticare che il prato garantisce il ripristino virtuoso degli equilibri naturali.

image001Può segnalarci quali sono gli impianti sportivi più importanti di cui si è occupata la vostra azienda?

Tempoverde è stata scelta da Fiorentina ed Empoli per l’impianto e la manutenzione dei loro stadi. L’Artemio Franchi e il Castellani sono stati zollati due anni fa e vengono traseminati ogni anno a fine campionato. Inoltre in questi mesi ci stiamo occupando della semina del nuovo centro Filadelfia di Torino. Si tratta di un progetto importante e impegnativo, per il quale abbiamo dovuto considerare anche la tutela architettonica di una struttura storica. L’impianto, che sarà consegnato a metà gennaio, diventerà il polmone del centro storico torinese e il luogo di allenamento del Torino Calcio, che tornerà nel leggendario stadio simbolo del Grande Torino.

Ci può raccontare l’esperienza della sua azienda e in quali aree siete più attivi?

Tempoverde è nata nel 1983 e ha avviato da subito la collaborazione con importanti enti di ricerca per selezionare varietà sempre più performanti dal punto di vista della salubrità e dell’impatto economico, volte quindi all’ottimizzazione dell’aspetto tecnico. Oggi la Tempoverde è leader nel settore sportivo e in quello della coltivazione di zolle, oltre a essere un punto di riferimento per i professionisti del verde.

 

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