Old Trafford e Azteca, Allianz Arena ed Emirates Stadium: sono solo alcuni dei tappeti erbosi naturali più famosi, quelli che ogni settimana sono protagonisti delle gesta dei campioni del calcio. Si può fare di meglio? Certamente sì. Ecco allora i manti erbosi su cui qualsiasi tifoso sogna di giocare.

Stadio di Wembley (Londra)

Stadio di Wembley (Londra)

5. Stadio Giuseppe Meazza – Milano: Forse l’unico stadio italiano a poter ancora competere per fascino con gli altri europei e mondiali. Eleganza e prestigio gli sono valsi il soprannome di Scala del calcio. È dedicato a Giuseppe Meazza, campione degli Anni Trenta e nel 1990 per i mondiali è stato aggiunto il terzo anello. Il suo manto erboso è stato calcato dai più grandi campioni, da Rivera a Mazzola, da Van Basten a Matthaus. È stata la sede della finale di Champions League lo scorso maggio.

4. Camp Nou – Barcellona: “Mes que un club” è l’epiteto che accompagna il Barcellona e questa frase compare a chiare lettere sugli spalti dello stadio del capoluogo della Catalogna. Potremmo dire che anche il Camp Nou è più che uno stadio, ma la roccaforte di una squadra, quella blaugrana, unica al mondo. Maestoso dall’alto dei suoi 99.000 posti a sedere, in catalano significa semplicemente “campo nuovo”, fu costruito grazie ai soldi ricavati dalla cessione in Italia di Suarez e il suo museo è uno dei più visti in tutta la Spagna. Sul prato su cui oggi Messi incanta il mondo hanno giocato i migliori talenti passati per Barcellona, Kubala, Maradona e Ronaldo.

3. Bombonera – Buenos Aires: sorge nel quartiere della Boca ed è la tana del Boca Juniors, la squadra più celebre di Argentina, fondata dagli emigranti genovesi. Il nome vero è Estadio Alberto José Armando, ma tutti lo conoscono con il suo soprannome, datogli da uno dei suoi progettisti, che una volta terminato paragonò l’impianto da lui costruito ad una scatola di cioccolatini, bombones appunto. In un luogo del genere il tifo per il Boca ribolle a climi infernali a ogni singola partita. Spesso il suo manto erboso è invaso a inizio partita da lunghi rotoli di carta, lanciati in campo come da tradizione dai supporter del Boca.

2. Wembley – Londra: il nuovo stadio è sorto sulle ceneri di quello vecchio, carico di gloria e tradizione, ma ormai piuttosto vetusto. Le due leggendarie torri sono state sostituite dall’arco che sovrasta la struttura dell’impianto ed è stato eletto a nuovo simbolo dello stadio. Ogni anno il suo mitico prato ospita le partite della Nazionale inglese e la finale della FA Cup, il torneo più antico del mondo. È rimasta intatta invece la Wembley Way, la mitica strada che percorrono i tifosi per entrare nell’impianto prima di passare sotto lo sguardo della statua di Bobby Moore.

1. Maracanà – Rio de Janeiro: lo stadio per antonomasia, è stato a lungo il più grande al mondo e rimane ancora il più leggendario. Inaugurato nel 1950 per i Mondiali, ha dato origine a una parola entrata ormai nel vocabolario calcistico: il “Maracanazo”, dalla storica finale tra Brasile e Uruguay vinta proprio da quest’ultimi, oggi sinonimo di colossale disfatta. I lavori per i Mondiali del 2014 ne hanno ridotto la capienza per motivi di sicurezza, visto che un tempo arrivava a contenere anche 200.000 persone. Un fossato profondo diversi metri serve a tenere lontani i tifosi più caldi che altrimenti scenderebbero sul prato a dare manforte ai loro beniamini.

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